Giro d’Italia 2019, classifica big: Carapaz conquista la Maglia Rosa su Nibali e Roglic che soprassa Landa

Tra i 176 corridori al via del Giro d’Italia 2019 soltanto alcuni potranno ambire alla classifica generale. Diversi corridori hanno infatti caratteristiche diverse da quelle che si richiedono ai pretendenti alla Maglia Rosa, mentre altri dovranno mettere le proprie qualità al servizio dei capitani di turno. Per tutte queste ragioni abbiamo selezionato alcuni dei nomi che lotteranno fino all’ultima tappa per raccogliere l’eredità di Chris Froome e ne seguiremo l’andamento durante le tre settimane di corsa componendo la nostra Classifica Big.

La cronometro di Bologna vede Primož Roglič (Jumbo-Visma) rifilare subito distacchi considerevoli agli avversari, con Simon Yates (Mitchelton-Scott) che lascia sul campo 19”, Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) che ne perde 23” e il tandem Miguel Angel Lopez Moreno (Astana) – Tom Dumoulin (Sunweb) che paga 28”. Tra i grandi delusi rientrano inoltre Mikel Landa (Movistar) e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) staccati rispettivamente di 1’07” e 1’20” mentre i francesi Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), capitani delle formazioni transalpine, cedono ben 1’38” e 1’52”.

La seconda tappa, da Bologna a Fucecchio, nonostante le condizioni climatiche non facili da sopportare, non ha provocato alcuna defezione tra gli uomini di alta classifica di questo Giro, con lo sloveno che mantiene invariato il proprio vantaggio sui rivali.

Nella terza tappa una foratura, prima, e una caduta che spezza il gruppo, poi, costringono Richard Carapaz (Movistar) a lasciare sulla strada 46 secondi. Tao Geoghegan Hart (Team Ineos), finito a terra a sua volta, perde invece 1’28”.

Una caduta a sette chilometri dalla conclusione della quarta tappa porta conseguenze importanti nella classifica generale. Primoz Roglic resta infatti davanti con il solo Richard Carapaz, poi vincitore al traguardo, guadagnando 16 secondi su molti suoi avversari. Mikel Landa ne perde invece 42, mentre la vittima maggiore è Tom Dumoulin, che arriva dolorante con un ritardo di oltre quattro minuti.

Distacchi invariati invece al termine della quinta tappa, che registra nelle fasi iniziali il ritiro di Tom Dumoulin (Sunweb). Classifica stravolta invece da una fuga nella sesta frazione, con Valerio Conti (UAE Team Emirates) che balza al comando della generale. Salgoon nelle posizioni di vertice anche altri corridori interessanti come Valentin Maduoas (Groupama-FDJ), Andrey Amador (Movistar) e Sam Oomen (Team Sunweb), con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che scivola ad oltre cinque minuti. Invariati i distacchi tra i big.

Cambiamenti tra le seconde linee anche al termine della settima tappa che vede sempre Valerio Conti (UAE Team Emirates) in rosa. A guadagnare tempo e posizioni sono stavolta Pello Bilbao (Astana) e Davide Formolo (Bora-hansgrohe), che recuperano oltre un minuto ai big della generale.

Gruppo compatto all’arrivo della ottava tappa, con Valerio Conti (UAE Team Emirates) che alla vigilia della fondamentale crono di San Marino conserva la Maglia Rosa con distacchi invariati sui diretti rivali e sui big della generale. La crono del Sangiovese conferma le attese e vede Primoz Roglic (Jumbo-Visma) guadagnare terreno su tutti i suoi rivali, pur non riuscendo a prendere la maglia rosa a Valerio Conti (UAE Team Emirates), unico a resistergli davanti. Molto bene anche Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), che contiene il ritardo complessivo in 1’44” mentre tutti gli altri big hanno già tutti intorno e oltre i tre minuti da recuperare: 3’46” per Simon Yates, 4’29” Miguel Angel Lopez e 4’52” Mikel Landa.

Distacchi invariati al termine della decima tappa. Tutti i big restano fuori dalla maxi caduta provocata da Pascal Ackermann (Bora-hansgrohe) all’ultimo chilometro e gli eventuali ritardi accumulati non vengono conteggiati. Situazione congelata anche nella undicesima frazione, con il gruppo che si presenta sostanzialmente compatto al traguardo di Novi Ligure. Con l’arrivo delle montagne la classifica perde i suoi intrusi. In cima comunque un corridore meno atteso come Jan Polanc (UAE Team Emirates), che sfrutta al meglio le tattiche di squadra per indossare la Maglia Rosa. Guadagnano qualcosa sugli altri big Mikel Landa e Miguel Angel Lopez, mentre perdono terreno Davide Formolo (Bora-hansgrohe) e Bob Jungels (Deceuninck-QuickStep), così come buona parte dei corridori precedentemente favoriti dalla fuga come Pello Bilbao (Astana) e José Rojas (Movistar).

Il primo arrivo in salita vede Jan Polanc (UAE Team Emirates) mantenere le insegne del primato, con Primoz Roglic (Jumbo-Visma) che resta al secondo posto e Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) che risale fino al gradino più basso del podio virtuale grazie al successo di tappa. Si ferma ai piedi dello stesso Bauke Mollema (Trek-Segafredo), altro protagonista della fuga di giornata, mentre la coppia Movistar formata da Mikel Landa e Richard Carapaz recupera secondi preziosi. Perde ancora terreno Miguel Angel Lopez (Astana), fermato da un guaio meccanico, mentre esce definitivamente di classifica Simon Yates (Mitchelton-Scott).

L’arrivo di Courmayeur ridisegna la geografia dei valori. Richard Carapaz (Movistar) conquista la tappa e balza al comando della classifica, mentre l’ex Maglia Rosa Jan Polanc (UAE Team Emirates) inizia a perdere posizioni scivolando fino alla settima. Sul podio virtuale si trovano Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), mentre il vincitore della frazione del giorno precedente Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) finisce addirittura fuori da una top ten nella quale rientra, grazie al secondo posto di giornata, Simon Yates (Mitchelton-Scott).

L’attesa tappa sul percorso del Lombardia regala emozioni nel finale, con Richard Carapaz (Movistar) che guadagna secondi preziosi partendo all’attacco a ruota di Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), con il quale guadagna 40 secondi su un Primoz Roglic (Jumbo-Visma), per la prima volta staccato, complice un inopportuno cambio di bici. L’ultima settimana si apre con un podio modificato. Grazie all’attacco sul Mortirolo Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) guadagna 1’22” su Primoz Roglic (Jumbo-Visma) scavalcando lo sloveno al secondo posto. Guadagnano posizioni anche Mikel Landa Meana (Movistar) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo) a scapito di Rafal Majka (Bora-hansgrohe), con il colombiano che si appropria della Maglia Bianca a scapito di Pavel Sivakov (Team Ineos). Grazie al podio di tappa entra inoltre nella top 20 Fausto Masnada (Androni-Sidermec).

La tappa di Anterselva permette a Davide Formolo di rientrare in Top 10, mentre il compagno Majka perde un’altra posizione, palesando un calo di condizione. La Movistar attacca, con Landa che guadagna 19 secondi su Nibali e Roglic, mentre Carapaz e Lopez si muovono più tardi e prendono solamente sette secondi sugli avversari. L’arrivo di Santa Maria di Sala non modifica gli equilibri in vista delle ultime tre giornate, con le posizioni di vertice, e i relativi distacchi, che restano invariate. Non cambiano le posizioni al termine della 19ª tappa, con l’arrivo a San Martino di Castrozza che permette tuttavia a Miguel Angel Lopez di guadagnare sui rivali, avvicinandosi alla quinta posizione.

L’ultimo arrivo in salita modifica il podio. Richard Carapaz (Movistar) si difende e blinda la sua Maglia Rosa in vista della cronometro finale, congelando il vantaggio su Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida). Alle spalle del messinese Mikel Landa (Movistar) opera il sorpasso ai danni di Primoz Roglic (Jumbo-Visma), mentre esce dalla top ten Davide Formolo (Bora-hansgrohe) a scapito di Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin).

La cronometro fissa la classifica del Giro d’Italia 2019 sancendo il trionfo di Richard Carapaz con 1’05” su Vincenzo Nibali e 2’30” su Primoz Roglic, con Mikel LAnda dunque scalzato dal podio finale. Nelle posizioni di vertice l’unico altro sorpasso è quello di Rafal Majka ai danni di Miguel Angel Lopez, che resiste comunque al ritorno di Simon Yates e, soprattutto, in ottica Maglia Bianca, Pavel Sivakov.

Classifica Big Finale Giro d’Italia 2019

CORRIDORE TEAM DISTACCO
1 CARAPAZ Richard MOVISTAR TEAM 90h 01’ 47”
2 NIBALI Vincenzo BAHRAIN – MERIDA 01’ 05”
3 ROGLIC Primoz TEAM JUMBO – VISMA 02’ 30”
4 LANDA MEANA Mikel MOVISTAR TEAM 02’ 38”
5 MOLLEMA Bauke TREK – SEGAFREDO 05’ 43”
6 MAJKA Rafal BORA – HANSGROHE 06’ 56”
7 LOPEZ Miguel Angel ASTANA PRO TEAM 07’ 26”
8 YATES Simon Philip MITCHELTON – SCOTT 07’ 49”
9 SIVAKOV Pavel TEAM INEOS 08’ 56”
10 ZAKARIN Ilnur TEAM KATUSHA ALPECIN 12’ 14”
11 CARTHY Hugh John EF EDUCATION FIRST 16’ 36”
12 DOMBROWSKI Joseph Lloyd EF EDUCATION FIRST 20’ 12”
13 MADOUAS Valentin GROUPAMA – FDJ 21’ 59”
14 POLANC Jan UAE TEAM EMIRATES 22’ 38”
15 FORMOLO Davide BORA – HANSGROHE 22’ 38”
16 CICCONE Giulio TREK – SEGAFREDO 27’ 19”
17 NIEVE ITURRALDE Mikel MITCHELTON – SCOTT 27’ 46”
18 KANGERT Tanel EF EDUCATION FIRST 30’ 11”
19 POZZOVIVO Domenico BAHRAIN – MERIDA 33’ 40”
20 MASNADA Fausto ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC 34’ 52”
23 CARUSO Damiano BAHRAIN – MERIDA 49’ 06”
28 CATTANEO Mattia ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC 1h 09’ 11”
29 VUILLERMOZ Alexis AG2R LA MONDIALE 1h 12’ 04”
31 BILBAO L. DE ARMENTIA Pello ASTANA PRO TEAM 1h 17’ 41”
32 O’CONNOR Ben TEAM DIMENSION DATA 1h 17’ 49”
33 JUNGELS Bob DECEUNINCK – QUICK-STEP 1h 22’ 57”
36 IZAGUIRRE INSAUSTI Ion ASTANA PRO TEAM 1h 28’ 25”
40 CHAVES Esteban MITCHELTON – SCOTT 1h 33’ 12”
42 ULISSI Diego UAE TEAM EMIRATES 1h 38’ 34”
44 SOSA Ivan Ramiro TEAM INEOS 1h 54’ 16”
49 BRAMBILLA Gianluca TREK – SEGAFREDO 1h 59’ 02”
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2 Commenti

  1. Spazio una domanda: leggendo la classifica secondo te Formolo può chiudere in top ten alla luce anche dei risultati di oggi o ha poche chance (io non credo che verrà sacrificato in funzione di Majka tanto a questo giro abbiamo capito che i gregari non servono a nulla o quasi e poi non è di certo Majka quello a dover fare la corsa….)?? Ora nessuno di noi fa l’indovino e so che non è una domanda a cui rispondere facile, ma analizzando la classifica Formolo è dodicesimo ed ha davanti a sè un Polanc che con ogni probabilità uscirà dai 10 (e forse anche dai 15) ed un Mollema ed uno Zakarin che oggi sicuramente hanno pagato lo sforzo di ieri e nelle prossime tappe (martedì e sabato in particolare) non naufagheranno come oggi a mio parere, ma se il russo dovesse cedere ancora quante chances ci sono di top ten per Davide considerando che di quelli dietro di lui in classifica forse l’unico realisticamente temibile può essere Dombrowski?? Perchè a me Formolo piace tanto e poi credo che per la Bora piazzarne due in top ten sarebbe comunque un prestigio o no??

    1. Visti i distacchi, potrebbe essere soprattutto la capacità di centrare una fuga al momento a poter fare la differenza. Sulla carta Polanc è quello più debole, nello scontro diretto, ma potrebbe essere per questo il meno sorvegliato. Da capire anche, concretamente, se qualcuno non preferisce puntare al successo di tappa piuttosto che a una top ten che non necessariamente aggiungerebbe molto alla propria carriera, a partire proprio da Formolo stesso.

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